
immediatamente ad acquistare il fondo, a far analizzare l'acqua e a costituire una società per il suo sfruttamento e commercializzazione. Questo comportò inizialmente non poche difficoltà in quanto le bottiglie, che dovevano essere trasportate a spalle nelle gerle, tendevano a rompersi per l'azione del gas carbonico dell'acqua. Un avvocato pavese, Emilio Cavallini, che aveva tratto beneficio dalle cure idropiniche a Bognanco, acquistò la fonte ed i terreni circostanti scoprendovi altre sorgenti (Ausonia, Adelaide, San Lorenzo), e trasformò la cittadina in un centro di cura e di villeggiatura. Incidentalmente, l'acqua di Bognanco fu la prima in Italia ad essere imbottigliata con procedimento completamente automatizzato, dal 1928.
Fonte: www.terme.info
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