venerdì 25 luglio 2014

SPORT ESTREMI: IL KITESURFING

SPORT ESTREMI: IL KITESURFING
"kitesurf"
Il kitesurfing (o kitesurf o kiteboarding) è uno sport acquatico, di recente invenzione (1999), nato come variante del surf; consiste nel farsi trascinare da un aquilone, che usa la potenza del vento come propulsore e che viene manovrato attraverso una “barra di controllo” (boma), collegata al kite da sottili cavi (quattro o
cinque) di dyneema o spectra detti "linee" e lunghi tra i 22 e i 27 m. Il kitesurfing richiede inoltre l’utilizzo di una tavola per solcare il mare.
Le condizioni di vento ideali per i principianti del kitesurf sono comprese tra i 12 e i 24 nodi. L'esperto riuscirà, con l'opportuna attrezzatura, ad usare venti compresi tra gli 8 ed oltre i 40 kts. A differenza, per esempio, del windsurf, il kitesurf si può praticare con venti ritenuti "deboli" permettendo trick, velocità ed accelerazioni.
Il Kitesurf è da ottobre 2008, ufficializzato da ISAF, il natante mosso dal vento più veloce del pianeta, il kitesurf è stato anche il mezzo più veloce in ogni andatura dal lasco alla bolina. Si ritiene che ci sia ancora da evolvere in ambito tecnico, con possibile ulteriore aumento delle velocità raggiungibili.


In condizioni di vento debole si usano aquiloni di dimensioni più grandi di quelli usati con vento forte. Con le condizioni ideali è possibile praticare lo sport in maniera sicura, planando semplicemente (freeriding), compiendo svariate evoluzioni o tricks (freestyle). È possibile usare il kite sia sulle onde (wavestyle) che su acqua piatta (wakestyle).
Una caratteristica, oltre alla praticità dell'attrezzatura, è la velocità con cui si può imparare a planare e in seguito a compiere evoluzioni. Un buon corso di mediamente 15/16 ore fornisce le basi per un inizio della pratica sicura ed autonoma. Seguire un corso non è obbligatorio ma consigliato. Il kitesurf infatti è uno sport definito estremo e, benché i moderni materiali abbiano esteso la sicurezza, le insidie sono numerose, anche e soprattutto per gli altri.
Per minimizzare il pericolo è possibile frequentare un corso che copra almeno questi punti:
(a terra)

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