La
tisana
comprata in erboristeria
può essere realizzata con erbe fresche o secche. E ciascuna delle
erbe usate è spezzettata in piccole parti. Il grado di sminuzzamento
è fondamentale perché influisce sull’efficacia della tisana. Più
il taglio delle piante è regolare, più è facile beneficiare dei
principi attivi in esse contenuti. Altro fattore importante è
l’omogeneità delle erbe. Tutte le
sostanze devono essere presenti
in egual misura e non possono superare complessivamente il numero di
cinque, pena l’inibizione degli effetti benefici sprigionati. Le
erbe
hanno infatti il potere di interagire e influenzarsi. Motivo per cui
non si possono mescolare più di cinque erbe e non si possono mettere
insieme le parti dure delle piante, come le radici, i semi, la
corteccia o il legno con quelle tenere quali fiori, foglie e parti
erbacee. Ignorare l’equilibrio esistente tra le piante e le loro
componenti vuol dire generare rallentamenti nell’azione del
processo terapeutico desiderato.
Nei
supermercati
la tisana
è confezionata in bustine-filtro. Comode sì, ma secondo gli
esperti, molto meno efficaci dei preparati venduti in erboristeria.
Le bustine filtro contengono erbe meno pregiate delle pozioni di erbe
vendute sfuse. Questo perchè le piante, prima di essere confezionate
e messe in bustina subiscono diversi processi di frantumazione che
comportano la perdita di principi attivi. Il consumatore deve quindi
sapere che per gustare semplicemente una buona bevanda può
acquistare le bustine filtro, ma se ciò che desidera è aiutare il
proprio organismo sfruttando le qualità curative delle piante
dovrebbe acquistare fiori e foglie sfusi, confezionati in
estemporanea in erboristeria.
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