La fitobalneoterapia è un antico trattamento termale tradizionale in alcune zone alpine del Trentino, dell’Alto Adige e dell’Austria: vi sono testimonianze attestanti fin dall’inizio del diciannovesimo secolo, ma
la nascita di vere località "fitobalneari" tra le quali Garniga in Trentino, risale alla fine dell’Ottocento (1895).
La pratica terapeutica dei bagni nell’erba mancava fino ad alcuni anni fa di uno studio sulla verifica di efficacia e tolleranza condotta con gli attuali criteri scientifici. La risposta a questa esigenza conoscitiva è stata fornita da una ricerca condotta agli inizi degli anni novanta presso le Terme di Garniga da un team di medici, botanici (Università di Camerino) ed agronomi (Università di Firenze). Gli studi medici condotti in collaborazione con la Cattedra di Reumatologia dell’Università di Verona hanno dimostrato la validità terapeutica di questi trattamenti in molte reumartropatie. Negli anni vi sono stati molti altri studi medico-scientifici che hanno portato alla convalida di questi risultati.
In Italia le Terme di Garniga sono l’unico centro termale specializzato nella fitobalneoterapia. Viene utilizzata erba proveniente dalle praterie del Monte Bondone a quote comprese tra i 1200 e i 1500 m slm. Quest’ erba particolarmente ricca floristicamente (tra le specie più significative che la compongono vi sono la genziana, l’arnica montana, l’iperico, il timo, il tarassaco alpino, la carlina e la pulsatilla) viene raccolta e trasportata a valle prima dell’essicazione.
Fonte: www.terme.info
Nessun commento:
Posta un commento